Dal cartaceo allo schermo: far diventare la grafica una esperienza digitale
Quando progettiamo per il mondo fisico (manifesti, brochure, packaging, allestimenti), spesso ragioniamo “a fotogrammi”: un layout, una stampa, un punto di contatto. È comunicazione solida, tangibile, ma anche rigida: una volta stampata, resta quella.
Nel digitale e online, invece, la grafica diventa interfaccia: non la guardi soltanto, ci interagisci. E qui cambia tutto. Colori e font non devono solo “stare bene”: devono essere leggibili su schermi diversi, adattarsi al responsive design, e funzionare insieme a bottoni, form, micro-animazioni e microcopy (quelle frasette che ti guidano mentre usi un prodotto digitale). Non a caso, molte brand guideline nate per il print “non traducono” bene sul web: servono style guide vive, meglio se in HTML/CSS, che diventano uno strumento di lavoro quotidiano, non un PDF da consultare ogni tanto.
Un altro salto enorme è la coerenza. Nel fisico la controlli con pochi materiali; online hai decine di pagine, stati, errori, flussi di checkout. Qui entrano in gioco pattern e “segnali” visivi: elementi familiari che aiutano le persone a capire cosa fare senza pensarci troppo (es. icone, gerarchie, pulsanti). E anche la tipografia cambia missione: sul web serve prima di tutto a rendere le informazioni accessibili e scorrevoli.
Poi c’è un tema che nella stampa quasi non esiste: la performance. Un sito lento, non solo annoia l'Utente, ma comunica anche “trascuratezza”, anche se è bellissimo. Quindi, per noi di The Connective, progettazione e sviluppo devono andare insieme: design, UX e tecnologia sono un unico percorso che porta al prodotto digitale efficente, utile e piacevole nella fruizione.
Nel 2025 il digitale è anche più “serio” a livello normativo: lo European Accessibility Act (vedi la normativa) è applicabile dal 28 giugno 2025 e richiede che i prodotti e i servizi digitali (inclusi molti ecommerce) abbiano requisiti di accessibilità più rigorosi. Tradotto: progettare bene significa includere più persone, non solo “fare una bella UI”.
Infine, l’intelligenza artificiale: oggi è sempre più integrata nei tool di design e produzione creativa, accelerando i processi di progettazione, prototipazione, stesura dei contenuti e di test sull'Utente. Ma va guidata: se non hai un sistema di regole (tono di voce, componenti, visual identity), rischi un collage incoerente.